A Lagopesole la presentazione del libro di Donato Antonio Telesca, Borgologia. “Spopolamento e reviviscenza dei borghi italiani”
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Domenica 30 ottobre alle 17.30 presso la Sala Cinema Pasolini di Lagopesole si presenta il libro di Donato Antonio Telesca, Borgologia. Spopolamento e reviviscenza dei borghi italiani. Villeneuve (AO), Novillara (PU), Sant’Ilario (PZ), edito quest’anno da Editrice EditricErmes.
Perché si verifica lo spopolamento dei borghi? Si può pensare a una rivitalizzazione? È possibile che queste realtà storiche possano tornare a reinterpretare un ruolo da protagonista per lo sviluppo produttivo e culturale del nostro Paese? Di fatto, cosa s’intende per borgo? Quando e come nasce il borgo? Perché il borgo affascina? Si tratta di bellezza reale o bellezza romantica? Cosa rimane del rapporto tra borgo e città, tradizione e modernità, comunità e società, natura e cultura? Sono alcuni dei quesiti di questa ricerca, ai quali, attraverso un approccio metodologico multidisciplinare e comparativo, si propongono risposte possibili declinate su due registri diametralmente opposti: visione distopica e visione utopica. Entrambi sono scenari possibili, dettati dall’attuale inclinazione delle realtà borgali, verso cui, rispettivamente, tendono e protendono. L’analisi dei borghi italiani, con l’osservazione specifica dei territori regionali e provinciali, ha permesso di proiettare nuova luce sui piccoli e piccolissimi borghi bisognosi di cure e attenzioni. La ricerca si è concentrata sull’ambito territoriale regionale, provinciale e comunale: la Valle d’Aosta, con l’approfondimento della città dei Savoia di Aosta e il caso studio del piccolo comune Villeneuve; le Marche, con l’analisi della città rinascimentale di Urbino e il caso studio del piccolo villaggio Novilara; la Basilicata, con l’osservazione della città dei sassi di Matera e il caso studio del piccolissimo casale Sant’Ilario. La ricerca empirica sul campo, attraverso un questionario, ha mostrato il particolare punto di vista dei residenti borgali. Mitigare e possibilmente risolvere il fenomeno dello spopolamento dei borghi significa compiere lo sforzo di pensare una nuova vocazione produttiva per ciascuna realtà borgale. Significa attuare una discontinuità rispetto al passato che porti a una decisa conversione: da borghi folcloristici e periferici di produzione rurale a borghi innovativi e centrali di produzione culturale. In definitiva, significa curare e tutelare l’architettura, la comunità e il territorio costituenti il mirabile paesaggio borgale; poiché il borgo è nel paesaggio e il paesaggio è nel borgo.
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