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San Canio patrono di Acerenza e della diocesi

  • Tra culto e piccoli misteri

“S Canione" molto venerato già nel medioevo, fu vescovo  in Africa verso la fine del Il secolo dove per la sua fede  fu condannato alla decapitazione dal pefetto di Cartagine. Durante la decapitazione  si abbatté  una tempesta anomala che permise al santo di fuggire in nave e sbarcare in Campania con un gruppo di cristiani che erano stati condannati con lui. Si rifugió nei pressi di  Aversa, dove fece alcuni miracoli. Nell'anno 305 con la ripresa della persecuzione cristiana fu condannato alla decapitazione ma altre fonti parlano di morte naturale.

Nel 799 il vescovo Leone II fece portare le ossa del martire nella primitiva cripta della cattedrale di Acerenza in cui si suppone che ancora oggi siano nascoste. II corpo fu ritrovato nel 1081 in circostanze non molto chiare, non si sa se a causa di un terremoto o per lavori di rifacimento della cripta, certo è che nel 1082 l'arcivescovo Arnaldo aveva predisposto lavori di abbellimento nella cattedrale. L'arcivescovo fece nascondere cosi bene le ossa del Santo che fino ai nostri giorni non sono state ritrovate. La statua del Santo, risalente al 1600, si trova nella cattedrale nella nicchia in un abside ed è di natura lignea.

La reliquia più venerata di S.Canio ad Acerenza è il baculum. Posto dall'arcivesovo Arnaldo sotto l'altare in una delle cappelle radiali del deambulatorio della cattedrale. L'antico pastorale di S.Canio senza riccio è contenuto in un sarcofago di pietra rivestito da due pareti in marmo con un buco da cui si può intravvedere e a volte toccare. E’ un fenomeno molto strano e ancora inspiegabile. Pur essendo sigillato, molti lo vedono muoversi all’interno della custodia, tanto da avvicinarsi alla fessura e farsi toccare dai visitatori (si dice da chi si è appena confessato). Questi spostamenti sono stati interpretati come intercessione del Santo per la sua Acerenza.

A San Canio è dedicata la porta che apre il centro storico di Acerenza. "La festa si celebra il 25 maggio ed è ripresa il primo settembre. La processione del 25 maggio, dopo la celebrazione della messa, parte dalla cattedrale, percorre le strade principale del paese. Il Santo è invocato contro l'angina pectoris. In genere si offrono come ex voto molti ceri e lampade ad olio che vengono messe nella cattedrale e vi rimangono accese per tutto l'anno.