Al via la candidatura ufficiale UNESCO per la via APPIA
Your ads will be inserted here by
Easy Plugin for AdSense.
Please go to the plugin admin page to
Paste your ad code OR
Suppress this ad slot.
Martedì 10 gennaio presso le Terme di Diocleziano di Roma si è svolta la cerimonia della firma del Protocollo di intesa per la candidatura del sito “‘Via Appia Regina Viarum” per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco.
Il progetto, promosso dal Ministero della Cultura abbraccia 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 12 tra Province e Citta’ metropolitane, 73 Comuni, 15 Parchi, la Pontificia commissione di archeologia sacra e 25 universita’ italiane e straniere.
La strada costruita in epoca romana (312 a.C.), per volontà del console Appio Claudio, è stata una delle più importanti vie di comunicazione, non a caso fu denominata “Regina Viarum”.
Lunga circa 900 km, collegava Roma a Brindisi conservando quel ruolo strategico anche durante il medioevo per favorire i collegamenti con i porti pugliesi e quindi con l’Oriente.
Il percorso interessa anche l’area Nord della Basilicata e precisamente il Vulture – Alto Bradano, attraversando i territori di Melfi, Rapolla, Banzi, Venosa, Genzano di Lucania, Palazzo San Gervasio per proseguire verso Matera e il territorio pugliese.
Giornata storica, ha affermato il sindaco di Palazzo San Gervasio Luca Festino che con i Sindaci dei Comuni di Banzi, Genzano, Venosa, Rapolla, Melfi e Matera ha sostenuto la candidatura a Patrimonio dell’UNESCO della Via Appia. Cerimonia suggestiva dove le Istituzioni hanno fatto rete per rendere giustizia ad una delle meraviglie dell’Impero Romano. Veramente emozionante il momento in cui i rappresentanti delle suddette Istituzioni sono stati chiamati ad esprimere le volontà delle proprie Comunità siglando con grande entusiasmo il documento di candidatura. Lo stesso verrà inviato alla sede di Parigi che esprimerà il proprio giudizio definitivo nel giro di un anno.
“Rimaniamo in fiduciosa attesa” ha espresso il sindaco in suo post su facebook.
La via Appia lucana in effetti, se tutelata e valorizzata potrebbe costituire non solo una preziosa testimonianza storica e culturale per la nostra regione, ma anche, ipotizzando un riconoscimento UNESCO, un’occasione per il rilancio e lo sviluppo turistico.
Lascia un commento