Al di là del campanilismo, auspicando una maggiore collaborazione tra enti e istituzioni del territorio.
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Serve una programmazione condivisa tra enti e istituzioni del territorio dell’Altobradano.
“Il Palio d’Italia”, il nuovo format di Rai 3 condotto da Angela Rafanelli è un programma che ogni settimana fa sfidare due piccoli borghi della stessa area geografica. La settimana appena trascorsa è toccato ai borghi di Acerenza e Pietragalla sfidarsi sul campo neutro di Oppido Lucano. Che dire, il derby dell’Altobradano nell’Altobradano. Una occasione per esporre in vetrina nazionale le bellezze e le peculiarità di questo territorio ricco di testimonianze storico – artistiche – paesaggistiche e quant’altro. Le squadre, composte ciascuna da tre componenti, si sono confrontate in maniera divertente nel campo enogastronomico, culturale e nell’ambito degli usi e costumi locali. I concorrenti, completamente estranei a qualsiasi atteggiamento campanilistico, hanno ben incarnato lo spirito “decubertiano” arricchendolo nella sua essenza. Sarà vero, “l’importante è partecipare”, ma solo partecipando si ha la possibilità di vincere”, e a vincere è stato il territorio in quanto pubblicizzato ancora una volta a livello nazionale. Per i più curiosi a vincere il palio è stato il borgo di Pietragalla, ma al di là dell’aspetto ludico, la trasmissione implicitamente ha voluto fornire l’input, o meglio il suggerimento in base al quale bisogna fare gioco di squadra non solo all’interno di una comunità ma tra le comunità di un territorio per valorizzarlo in maniera concreta ma partendo da una premessa fondamentale, quella di mettere da parte ogni forma di campanilismo. Da questo spirito di collaborazione, confronto e scambio reciproco tra istituzioni, enti pubblici e soggetti privati, serve un coordinamento dal quale partire per mettere in campo in maniera condivisa, idee, strategia e progetti tutto nell’ambito di una programmazione finalizzata alla crescita di un turismo sostenibile che gioverebbe alle nostre comunità.
Le tre puntate:
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