CORTEO STORICO DI ACERENZA
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“DAI LONGOBARDI AI NORMANNI STORIA DI UNA CATTEDRALE”
- 11-12 agosto Acerenza (PZ)
Il Corteo Storico si compone di circa 200 figuranti sfilano per il borgo medioevale di Acerenza per poi giungere nella maestosa cattedrale dell’ XI secolo ove si rievoca l’incontro tra Roberto il Guiscardo e sua moglie regina Longobarda e l’arcivescovo Godano che decidono la costruzione del tempio. Per due giorni (11 e 12 Agosto) il borgo si anima con giocolieri, musici, mangiafuoco e con mercatini ove è possibile degustare piatti tipici della cucina medievale.
Si è tenuto anche quest’anno l’appuntamento, ormai fisso, con una delle più longeve rievocazioni storiche della Basilicata. Si tratta del corteo storico “Dai Longobardi ai Normanni: storia di una cattedrale” che ha avvolto di suggestive atmosfere medievali la cittadina di Acerenza. L’evento, giunto alla 18ma edizione, è stato curato dall’associazione culturale Acheruntia in collaborazione con numerose associazioni del centro normanno e si è avvalso del patrocinio del Comune di Acerenza edella Comunità montana Alto Bradano. Il corteo è partito alle 19,30 dal museo diocesano e ha attraversato le strade principali della cittadina per poi terminare in largo Arnaldo, all’ombra della cattedrale. E, come ogni anno, è proprio la maestosa cattedrale di Acerenza a costituire il fulcro della rappresentazione. La storia è quella di Sikelgaita, dama dal carattere risoluto, e del marito Roberto il Guiscardo, duca di Puglia, uomo astuto ed ambizioso, che insieme al vescovo metropolita Arnaldo edificherà nel 1080 quel crocevia di mito e religiosità che è la cattedrale normanna. Centocinquanta e più di figuranti, bardati con costumi d’epoca dai colori sgargianti, hanno fatto sì, che chiunque potesse rivivere un frammento significativo di una storia che sovrappone e confonde sacro e profano, altare e corte, spada e pastorale, alleanza che poco più tardi porterà diritto all’esperienza delle crociate.Per l’occasione Acerenza si è vestita dei colori e delle atmosfere enigmatiche del medioevo. Ogni piazza del centro storico è stata animata e ha avuto una precisa funzione nella drammaturgia del corteo. La porta di San Canio è ritornata per un giorno ad essere il varco principale della cittadina. Per acquistare ai mercatini medievali si poteva cambiare gli euro in Follaro, la tipica moneta adoperata al tempo dei normanni. A completare la scena la gastronomia tipicamente medievale (rigorosamente banditi patate e pomodori che arriveranno molti secoli dopo) e animazioni con mangiafuoco, saltimbanchi, giocolieri, danzatori, streghe e soldati normanni. Gli arcieri di Torre Maggiore insieme ai falconieri di Melfi, hanno regalato le loro esibizioni ai visitatori curiosi di ammirare tali antiche arti militari. La serata all’ombra della cattedrale si è conclusa con un concerto di musica medievale della compagnia napoletana Felix, organizzato dalla corale polifonica di Acerenza. Momento suggestivo, di alto niveau culturale che ha visto la partecipazione di un folto pubblico rimasto incantato da tali bellezze musicali di arte medievale e mediorientale. Suoni flebili e al tempo stesso dolci e penetranti che hanno reso palpabile quella meravigliosa atmosfera medievale, all’ombra della meraviglia. La cattedrale.
Enza SALUZZI
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Come raggiungere Acerenza
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