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Tag Archives: cucina lucana

Cuochi D’Italia – Lo chef Caputo e la Basilicata a un passo dal sogno

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“E’ STATA UNA VITTORIA PER TUTTA LA COMUNITA’ ED ORGOGLIOSO DI AVER POTUTO RAPPRESENTARE LA NOSTRA TERRA”

 IL GIOVANE CHEF CANCELLARESE HA PORTATO LA BASILICATA AL SECONDO POSTO ALLA TRASMISSIONE DI ALESSANDRO BORGHESE

di ROCCO CILLO   (LA Nuova del Sud)

CANCELLARA –  Ha conquistato tutti per la sua spontaneità, genialità e simpatia, oltre alla sua professionalità, tenendo incollati davanti alla tv un intero paese. Una cavalcata entusiasmante quella del giovane chef cancellarese, ma emiliano d’adozione, Donato Caputo ad un passo dal trionfo nella trasmissione “Cuochi d’Italia” condotta da Alessandro Borghese.

Venti cuochi tradizionali provenienti da altrettante regioni si sono  sfidati a colpi di piatti tipici e sapori genuini per aggiudicarsi il titolo di Miglior Cuoco Regionale d’Italia. Puntata dopo puntata ha stupito anche i due giudici storici del “cooking show” Gennaro Esposito e Cristiano Tomei con ricette e piatti tipici della tradizione lucana. Dagli “Stascinati cu u ntruppc” ai “Cauzuncidd”; dal “Cutturidd” alla “Bombetta cancellarese” e al “Baccalà a cauredda” tra le tante pietanze proposte in gara. Nella cloche misteriosa di Donato ovviamente non poteva mancare la rinomata salsiccia a catena di Cancellara con altre icone del gusto lucano quali: il peperone crusco di Senise, il pecorino canestrato di Moliterno, il pistacchio di Stigliano, il pane di Matera, le olive di Ferrandina, i fagioli di Sarconi, i funghi del Pollino ed il vino Aglianico del Vulture. Con questo percorso di prodotti che attraversa la Basilicata, Donato l’ha spuntata su Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Marche per giocarsi l’inaspettata finale contro la concorrente del Lazio. Il 37enne chef lucano ha dimostrato di avere la stoffa per arrivare fino in fondo e si fermato proprio lì ad un passo dal sogno di diventare lo ‘Chef d’Italia 2021′: “E’ stata un’esperienza bellissima e fantastica – racconta – che mi ha aiutato ad arrichire il mio bagaglio personale. Mi sono imbattutto in questa avventura per la voglia di crescere nel mio lavoro ed al tempo stesso orgoglioso per aver potuto rappresentare la mia terra e soprattutto Cancellara”. La sua capacità di confezionare piatti tipici e l’equilibrio dei sapori hanno portato Donato ad emozioni uniche: “Per me è stata una vittoria per tutta la comunità – sottolinena – e spero di aver reso onore alla mia amata Basilicata nelle vesti di portatore della tradizione lucana. La nostra terra per me è come una nonna che ti aspetta a braccia aperte, pronta a coccolarti ed a farti ritornare bambino. Infine un forte ringraziamento ai miei tanti amici conterranei per i numerosi messaggi d’affetto ricevuti”. E da questa esperienza Donato ritorna a casa con una promessa molto importante; sì perchè a tifare ed a riscaldare l’atmosfera nelle cinque puntate c’era la sua amata Caterina protagonista con tanto di siparietto simpatico guidato dallo chef Gennaro Esposito a far da testimone alle nozze. Donato si è giocato così in diretta anche la carta del romanticismo.

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“La Basilicata in un boccone” – Piatto forte dello Chef lucano Donato Caputo

“La Basilicata in un boccone” – Piatto forte dello Chef lucano Donato Caputo

Il lucano Donato Caputo protagonista in TV a “Gino cerca chef”

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Per lo chef di Cancellara Donato Caputo si chiude positivamente l’esperienza da “Gino cerca chef”  condivisa col calore dei suoi conterranei.
La mia grande passione per la cucina la devo a mia mamma grazie alle sue inimitabili ricette.

CANCELLARA – La passione per la cucina da sola non basta. Umiltà, resistenza e lucidità: sono i tre elementi fondamentali per lo chef lucano Donato Caputo, originario di Cancellara ma oramai emiliano d’adozione, che l’hanno portato sullo schermo del programma tv “Gino cerca chef” andato in onda giovedì scorso sul Nove. Una sfida avvincente e divertente tra fornelli, ingredienti e colpi di padelle che lui stesso ci racconta. Un cammino iniziato a Gennaio con due provini superati a Milano ed ecco la selezione nei 54 concorrenti suddivisi in sei puntate del programma ideato dallo chef ed imprenditore partenopeo Gino d’Acampo. Un tagliolino alla carbonara di baccalà il “Cavallo di battaglia” del 37enne chef promosso a pieni voti nella prima prova, mentre una insalata con cannone di agnello servito con carciofi, grana e pomodorini nella “Prova di carattere” durante l’eliminazione in semifinale.
 
Com’è nata l’idea di partecipare alla trasmissione?
 
“E’ stata una vera sorpresa dopo aver appreso la notizia dell’arrivo di una mail alla Federazione Cuochi Bolognesi di cui faccio parte. Da lì il primo  provino superato a Milano lo scorso Gennaio dopodichè un successivo step che consisteva in una prova di pratica. Un mese dopo ecco ricevere la conferma per partecipare al programma”.  
 
Il momento più bello e quello più difficile?
 
“Il momento più bello senza dubbio quando ho visto terminato il mio lavoro sul primo piatto. Divertente poi anche il siparietto avuto con lo chef Gino sul fatto del mio parlare tanto. Quello più difficile dover riconoscere gli ingredienti ad occhi bendati”.
 
Che cosa ti ha lasciato questa esperienza?
 
“Beh, a dire il vero di esperienze dinanzi ad una telecamera ne ho avute. Questa, invece, mi lascia una esperienza fantastica e nel nostro lavoro poi c’è sempre bisogno di mettersi in gioco. Farlo poi attraverso una trasmissione televisiva è tutto speciale. Sono stato circondato da persone che mi vogliono bene tra tanti messaggi di complimenti e anche sfottò.  Ancor più speciale aver sentito tanto calore e tifo dalla mia terra, la Basilicata, ed il mio cuore nonostante i tanti anni trascorsi lontano da casa è e rimarrà sempre lucano”.  
 
Ogni chef ha un maestro. A chi devi questa passione?
 
“La mia grande passione per la cucina la devo alla mia mamma che mi ha viziato fin da piccolo con le sue inimatibili ricette. A parte tutto maestri di cucina nel mio percorso ne ho avuti tanti e da ognuno di loro ho “rubato” idee e ricevuto soprattutto consigli, insegnamenti ed ovviamente ricette che porto dietro nel mio bagaglio personale. Di nomi, quindi, dovrei farne più di uno e li ringrazio tutti”.
 
Quali gli elementi fondamentali per diventare un bravo chef.
 
“Dei tanti elementi essenziali che servono dico: umiltà, resistenza, lucidità. Aggiungerei poi tecnica ed organizzazione il tutto racchiuso nella conoscenza e amore verso il cibo”.
 
di ROCCO CILLO (Nuova del Sud)